Mario Lampazzi è nato il 29 ottobre 1954, figlio di Giuliano di Roma e della campagna. Fino all’età di ventidue anni, ha condotto una vita isolata dedicata a tempo pieno alla pastorizia. Una fugace visita alla città di tanto in tanto e vissuta sempre con un senso di oppressione e paura verso la socialità. All’inizio degli anni ’80 inizia a disegnare fumetti erotici e soggetti animali, principalmente capre che ha realizzato durante l’attività quotidiana del pastore. Le opere qui esposte sono legate al decennio a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 durante il quale Mario iniziò a scrivere poesie e creare sculture in legno. Dopo un primo approccio con una matita e un po ‘di pastello e stimolato dai primi apprezzamenti che riceve per le sue creazioni, passa alla pittura ad olio su tela. Se dovessimo attribuirgli una posizione artistica “convenzionale”, potremmo dire che le creazioni supebrali tendono al realismo, di conseguenza l’espressionismo e il surrealismo si avvolgono e si mescolano per finire nei loro dipinti. Le tele sono realizzate con una tecnica di diffusione del colore molto personalizzata, al di fuori delle tecniche accademiche. Un’altra particolarità è l’esecuzione estremamente veloce che ha permesso all’artista di catturare la sensazione del momento: quasi a fotografare le sue emozioni. Alcuni dei suoi dipinti sono stati dipinti durante feste di paese in cui Mario era allo stesso tempo parte integrante e isolata della vita sociale: seduto sul gradino di una porta ha preso parte alla festa ma si è isolato da tutti pensando, dipingendo.